L’assicurazione RC Auto in Italia, si sa, diventa sempre più cara, indipendentemente dal mantenimento della classe di merito bonus/malus, ma per i cittadini stranieri le tariffe dei premi assicurativi sono ancora più costose, anche se non tutti gli stranieri vengono trattati allo stesso modo.

Questo è quanto emerge da un’indagine condotta da COSPE nell’ambito del progetto “Antenna Territoriale Antidiscriminazione di Firenze”, promosso dall’Associazione per gli Studi Giuridici (ASGI) e realizzata grazie agli aiuti finanziari dell’Open Society Foundation.

COSPE è un’associazione privata, laica e senza scopo di lucro che dal 1983 si occupa di favorire il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani nonché la pace e la giustizia tra i popoli operando nel sud del mondo, in Europa e in Italia.

Udo C. Enwereuzor - Esperto COSPE

Udo C. Enwereuzor - Esperto COSPE

Il problema della discriminazione in base al sesso nel calcolo dei premi dell’assicurazione auto è ben noto a livello europeo, tanto che dal 21 Dicembre 2012 le compagnie assicurative che applicheranno tariffe discriminatorie a seconda che l’assicurato sia di sesso maschile o femminile potranno essere denunciate per violazione di una legge comunitaria. Per saperne di più potete leggere l’articolo dedicato allo stop delle discriminazioni sessuali nel calcolo dei premi assicurativi qui.

Quello che emerge dell’indagine del COSPE aggiunge altri argomenti di discussione al problema delle discriminazioni di vario genere attuate dalle compagnie assicurative, con conseguenti disparità dei premi da corrispondere. Non solo, la discriminazione riguarda anche la nazionalità straniera alla quale si appartiene, per cui ci sarebbero stranieri di serie A, B e C, a seconda che siano europei, appartenenti a paesi appena entrati a far parte dell’Unione Europea oppure extracomunitari.

La ricerca è stata condotta dal Luglio al Novembre 2011, e ha riguardato i preventivi RC Auto di 36 assicurazioni che offrono la possibilità di calcolare un preventivo on-line. Dunque non si è limitata solo alle compagnie assicurative dirette, come Direct Line, Genialloyd, Quixa e le altre che operano in Italia, ma si è estesa anche alle assicurazioni tradizionali che offrono un preventivatore online.
Tra i casi considerati in 22 occasioni non sono stati richiesti i dati relativi a cittadinanza, luogo di nascita, nazionalità di origine o codice fiscale, ma ben 8 compagnie per il calcolo del preventivo hanno richiesto sia la cittadinanza che il luogo di nascita del contraente. Tra queste, ben 7 hanno applicato tariffe RC Auto discriminatorie.
Ecco quindi che una polizza il cui premio risulta identico per un cittadino italiano e uno francese, aumenta di oltre il 55% per un cittadino della Romania, ancora di più per un bulgaro fino ad arrivare praticamente a raddoppiare per un extracomunitario marocchino.

Questa indagine è stata coordinata da Udo C. Enwereuzor (nella foto), che ha denunciato quale assurda la relazione tra il Paese in cui un assicurato è nato e la probabilità di essere coinvolti in un incidente, ritenendo le compagnie che la prendono in considerazione per stabilire i premi dell’RC Auto non professionali e annunciando l’avvio di procedimenti legali nel caso in cui le 7 compagnie che discriminano non attuino cambiamenti nell’offerta di polizze RC Auto per cittadini stranieri.

Enwereuzor si occupa di tematiche relative a razzismo e discriminazioni per il COSPE ed è coordinatore del National Focal Point Italia per il progetto FRANET della Foundamental Rights Agency (FRA) da 10 anni.

Fonti: COSPE / CorriereFiorentino.it


Per un rapido confronto tra il preventivo calcolato e le offerte di altre assicurazioni online è possibile utilizzare il comparatore di preventivi che trovate in questa pagina.


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