Caro Polizze RcAuto

RC Auto e Moto sempre più cara per tutti gli automobilisti italiani, come confermato dalla pubblicazione dell’Indagine sui prezzi R.C.A. al 1° Aprile 2012 diffusa dall’ISVAP.
Lo studio comparativo svolto dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo ricopre una grande importanza, dal momento che raccoglie, su base trimestrale, i dati relativi all’andamento dei prezzi dell’assicurazione per la Responsabilità Civile Auto praticati in 21 province italiane: 18 capoluoghi di regione, a cui si sommano la provincia di Reggio Calabria e le 2 province autonome del Trentino-Alto Adige.
L’indagine rileva 11 classi di assicurati-tipo, ciascuna delle quali differisce dall’altra sulla base di criteri legati all’età e al sesso dell’assicurato, al tipo di veicolo posseduto in base alla cilindrata e all’alimentazione, alla classe Bonus-Malus di appartenenza e al massimale applicato.


Vengono prese in considerazione diverse zone geografiche, mentre la formula assicurativa considerata è quella basata sul sistema bonus-malus.
Delle 11 classi, 5 riguardano le assicurazioni per ciclomotori (tipi 3 e 9) e motocicli (tipi 4, 10 e 11).

L’indagine ISVAP, pubblicata in data 10 Agosto 2012, ha monitorato l’andamento dei prezzi RC Auto dal 1° Aprile 2011 al 1° Aprile 2012, rilevando i prezzi medi di listino e i prezzi medi corrisposti, ovvero i prezzi medi di listino ponderati con la quota di mercato r.c.a. delle imprese operanti nelle province di riferimento, in modo da ottenere una stima piuttosto attendibile dei prezzi effettivamente pagati per il premio RC Auto.

I risultati diffusi dall’ISVAP hanno permesso di evidenziare un aumento dei prezzi medi di listino per tutti i profili considerati. Si va infatti da un aumento del +3,6% del “Tipo 3” a uno del +10,3% circa per assicurati del “Tipo 4” (10,27%) e del “Tipo 5” (10,26%).
Si tenga presente che il “Tipo 3” corrisponde al profilo di un assicurato 18enne maschio, in possesso di ciclomotore di 50 cc alimentato a benzina e appartenente alla C.U. Bonus-Malus di ingesso (14), con massimale minimo di legge.
Il “Tipo 4” corrisponde invece a un assicurato di sesso maschile, con motociclo di 250 cc alimentato a benzina e in C.U. Bonus-Malus di ingresso, con massimale minimo di legge.
Il “Tipo 5” è quello di un’assicurata 18enne, con autovettura di 1.300 cc alimentata a benzina, inserita in C.U. Bonus Malus di ingresso, con massimale minimo di legge.
Limitatamente al settore dall’assicurazione auto, gli aumenti medi per le 21 province considerate vanno da un minimo del 6,29% a un massimo del 10,26%.
Gli aumenti medi registrati, riferiti ai prezzi di listino, sono stati quindi superiori all’andamento dell’inflazione ISTAT che, per lo stesso periodo, ha rilevato un tasso del 3,2%.
Anche considerando la stima dei prezzi medi pagati si registrano aumenti. Si va dal +1,3% per assicurati “Tipo 1” al +7,10% per assicurati “Tipo 10”.
Il “Tipo 1” corrisponde al profilo di un maschio 18enne con autovettura da 1.300 cc alimentata a benzina, inserito in classe Bonus-Malus di ingresso, con massimale minimo di legge.
Il “Tipo 10” è quello di un 40enne di sesso maschile, in possesso di motociclo da 200 cc a benzina, inserito in C.U. 4 Bonus-Malus, con massimale minimo di legge.



Esaminando i dati riferiti alle sole autovetture, a livello geografico permane l’accentuata differenza di premi RC Auto pagati nelle regioni settentrionali e in quelle meridionali, visto che sia gli aumenti che i prezzi medi di listino risultano più elevati nelle province del Sud Italia.
Basti pensare che, considerato il profilo di un 40enne inserito in C.U. 1, cioè quella di massimo sconto, che intenda assicurare un’auto di bassa cilindrata alimentata a benzina, l’aumento del prezzo medio oscilla tra il 5% e il 7% nelle province meridionali di Palermo, Bari, Potenza e l’Aquila, mentre nelle province del Nord è stata rilevata una sostanziale stabilità.
In generale sono stati registrati aumenti consistenti per la maggior parte degli assicurati tipo nelle province di Bari, Campobasso, L’Aquila, Napoli, Potenza, Palermo e Reggio Calabria.

Se si considera invece i prezzi medi applicati in base alla differenza di sesso, si nota come per i profili riguardanti 40enni e 55enni non ci siano variazioni sostanziali, mentre non si può dire lo stesso per i profili relativi ai 18enni, dal momento che i maschi si trovano a pagare premi medi più cari di circa il 20% rispetto alle femmine.

Scendendo maggiormente nei particolari, per quanto riguarda i profili legati alla sola assicurazione di autovetture, la punta massima della variazione media dei prezzi di listino si registra a L’Aquila con un +16,59%.
Considerando invece la variazione della stima dei prezzi medi pagati, l’aumento massimo (+12,57%) ha riguardato la provincia di Torino.
L’indagine ISVAP permette di evidenziare anche i casi in cui il costo del premio RC Auto è diminuito. Infatti, considerando i prezzi medi di listino, la diminuzione più accentuata (-5,28%) ha riguardato gli automobilisti della provincia di Napoli mentre, guardando alla stima sui prezzi medi pagati, la diminuzione maggiore (-5,28%) si è avuta a Trieste.

Fonte dati: www.isvap.it


Per un rapido confronto tra il preventivo calcolato e le offerte di altre assicurazioni online è possibile utilizzare il comparatore di preventivi che trovate in questa pagina.


Banner auto conservativa febbraio 2016 Image Banner 468 x 60