Decreto Liberalizzazioni RC Auto: scontro ISVAP-ANIAContinua lo scontro tra ISVAP e ANIA determinato dall’interpretazione differente che le due associazioni attribuiscono a quanto stabilito nel Decreto Liberalizzazioni in tema di polizze RC Auto, convertito in legge n. 27 del 24 Marzo 2012. I punti focali riguardano in particolar modo tre delle più importanti novità per portare vantaggi agli assicurati introdotte dal Decreto Liberalizzazioni stesso, vale a dire l’istallazione della scatola nera, la riduzione del premio assicurativo in assenza di incidenti e la determinazione dell’entità del danno biologico conseguente a un sinistro.

Per discutere di questi punti il presidente dell’ISVAP, Giancarlo Giannini, e la responsabile del servizio tutela del consumatore, Elena Bellizzi, hanno incontrato la scorsa settimana i rappresentanti di alcune fra le più importanti associazioni di consumatori, tra cui Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Federconsumatori e Lega Consumatori. La posizione dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo in merito all’attuazione di quanto disposto nel Decreto Liberalizzazioni è stata spiegata in modo chiaro.

Precisamente in riferimento alla scatola nera l’ISVAP ritiene che tutte le compagnie di assicurazione devono proporre polizze che prevedano l’istallazione di un meccanismo di localizzazione satellitare che permetta di raccogliere dati di vario tipo relativi all’automezzo sul quale è installato, al fine di evitare truffe. Gli assicurati che opteranno per l’installazione della scatola nera, avranno diritto a una riduzione del premio assicurativo. Tale obbligatorietà sarà evidente con il regolamento attuativo che la stessa ISVAP ha in corso di definizione in concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Garante della Privacy. L’ANIA, ovvero l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, ritiene invece che non sia possibile imporre una obbligo di offerta di polizze che prevedano l’istallazione di una scatola nera, perché in questo modo si violerebbero i principi comunitari relativi alla libertà tariffaria.

Il secondo punto di scontro riguarda i meccanismi di riduzione automatica del premio dell’assicurazione auto qualora non dovessero verificarsi incidenti. Seconda l’interpretazione che l’ISVAP fornisce della norma stabilita dal Decreto Liberalizzazioni, tale riduzione deve essere calcolata su base biennale, vale a dire che l’assicurato che non causa incidenti deve ottenere una chiara indicazione dello sconto di cui godrà l’anno successivo, senza possibilità che eventuali aumenti tariffari possano invalidare tale riduzione. In tal senso non deve quindi influire l’eventuale aumento dell’incidentalità a livello nazionale, che perciò non dovrà comportare rincari sulla tariffa RC Auto dell’automobilista virtuoso. Questa interpretazione è stata accolta con favore da tutte le associazioni dei consumatori perché mossa dalla volontà di tutelare gli assicurati, mentre l’ANIA, che tutela gli interessi delle compagnie assicuratrici, la ritiene sbagliata. Infatti prevedere la diminuzione automatica del premio RC Auto per chi non causa incidenti comporterebbe un aumento eccessivo del premio stesso per gli assicurati che hanno causato incidenti, i quali subirebbero aumenti tariffari dovuti sia alla loro responsabilità che alla riduzione dei premi degli assicurati virtuosi. L’ANIA replica quindi affermando che la riduzione debba essere calcolata rispetto al premio di tariffa.

L’ultimo punto oggetto di discussione sembra invece trovare concordi ISVAP e ANIA, che ritengono adeguate le disposizioni in materia di danno biologico. Infatti, al fine di evitare truffe assicurative, è necessario che in caso di lesioni non gravi permanenti, ovvero fino al 9% di invalidità, si proceda ad accertamenti clinici strumentali obiettivi, relegando l’accertamento visivo da parte del medico della compagnia assicuratrice il solo danno biologico temporaneo.
Nell’incontro tra ISVAP e associazioni dei consumatori non si è invece affrontato uno dei punti focali di quanto stabilito nel Decreto Liberalizzazioni: la tariffa unica. Peraltro tale norma di recente è stata oggetto di un chiarimento da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, che in una nota ha rilevato che obbligare le compagnie assicurative ad adottare tariffe identiche su tutto il territorio nazionale violerebbe il principio di libertà tariffaria previsto dalla normativa comunitaria.

L’ISVAP continuerà a incontrare, con cadenza mensile, le varie associazioni dei consumatori, non solo per questioni legate alla tariffe RC Auto, che comunque paiono prioritarie in considerazione dei continui rincari delle polizze per la Responsabilità Civile. Nel frattempo l’Istituto di Vigilanza ha pubblicato una “Lettera al mercato”, datata 5 Giugno 2012 e avente come oggetto le “norme del decreto liberalizzazioni in materia r.c. auto”, nella quale chiede alle imprese di assicurazione operanti in Italia di indicare:

  • lo stato di avanzamento del processo di definizione delle scelte strategiche in vista della commercializzazione di polizze RC Auto che includano l’installazione di una scatola nera
  • le soluzioni adottate per riconoscere agli assicurati la riduzione automatica del premio annuale successivo in caso di assenza di sinistri
  • le iniziative riguardanti l’adozione dei nuovi criteri di valutazione del danno biologico

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