Truffe RC Auto: incidente falsoTruffe nel settore RC Auto in diminuzione in Italia, ma si tratta solo di dati riferiti alle frodi ai danni delle compagnie assicurative scoperte e relativi al 2010. E’ questo quanto emerge dal “Rapporto ANIA 2011-2012”, riferito alla RC Auto in Italia e pubblicato di recente dall’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici.

Nella parte dedicata all’analisi territoriale delle frodi assicurative nel settore dell’assicurazione auto, vengono presentati i dati tratti dalle elaborazioni dell’ISVAP, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo che pubblica ogni anno le statistiche riferite all’incidenza del numero di sinistri con frode accertata sul totale di quelli accaduti e denunciati.


Il limite di tali dati è tuttavia evidente, perché vengono considerate solo le truffe scoperte dalle varie compagnie assicurative, che oltretutto dispongono di mezzi limitati per contrastare un fenomeno che finisce per pesare sulle tasche di molti assicurati.
Infatti le compagnie assicurative italiane, attraverso la stessa ANIA, hanno spesso denunciato che una delle principali cause dei rincari delle tariffe RC Auto italiane rispetto ai Paesi dell’Unione Europea è dovuto proprio all’elevato numero di truffe che si riscontra in Italia.
Una recente stima della stessa ANIA ha evidenziato come ogni anno siano circa 350.000 le frodi perpetrate nel ramo RC Auto, vale a dire circa il 10% dei sinistri denunciati, per risarcimenti complessivi attorno a 1,5 milioni di euro. Dati che contrastano in modo rilevante su quelli forniti dall’ISVAP.
Premesso che tutti i dati riportati nel “Rapporto ANIA 2011-2012” sono riferiti all’anno 2010, essendo stati ricavati dall’“Indagine sul fenomeno della criminalità nel settore assicurativo” resa nota dall’ISVAP in una Lettera del 29 Luglio 2011, si riscontra una generale diminuzione dei sinistri fraudolenti rispetto all’anno precedente: 69.763 contro 81.040, pari rispettivamente al 2,30% e al 2,55% del totale degli incidenti dichiarati in Italia. Questa diminuzione è significativa se si tiene presente che nel 2009 si era avuto un aumento delle truffe nel ramo RC Auto.

Analizzando le varie aree territoriali ci si rende conto che l’area geografica nella quale si sono registrati più sinistri fraudolenti corrisponde all’Italia meridionale, in cui la percentuale sul totale degli incidenti ha toccato il 6,55%, in diminuzione rispetto al 6,79% del 2009. Dato che giustifica, almeno in parte, il fatto che le tariffe RC Auto più care si registrano proprio al Sud. Segnaliamo a tal proposito l’iniziativa del comune di Napoli chiamata “RCA Napoli Virtuosa”, volta a contenere il caro assicurazione auto nel capoluogo campano.

La Campania è la regione nella quale è stata maggiore l’incidenza delle frodi (9,58%), con le province di Caserta (12,38%) e Napoli (10,91%) alle quali spetta la “maglia nera”. La regione del Sud Italia più “virtuosa” è risultata essere l’Abruzzo, con un’incidenza dello 0,98%, dunque inferiore alla media nazionale.
L’Italia insulare, comprendente Sardegna e Sicilia, registra un’incidenza sostanzialmente in linea con la media nazionale, visto che il valore rilevato corrisponde al 2,37%.
Incidenza delle frodi all’1,26% nell’Italia centrale, con l’Umbria (0,95%) regione più “virtuosa” e il Lazio (1,68%) “maglia nera”. Particolarmente significativo il calo verificatosi nella città di Roma che, dal 2009 al 2010, ha fatto registrare una riduzione delle truffe nel ramo RC Auto superiore al 20%.
Stando ai dati ISVAP l’Italia settentrionale è stata quella meno interessata dal fenomeno degli incidenti fraudolenti, visto che la percentuale di tali sinistri risulta essere inferiore all’1%, attestandosi allo 0,84%, in calo rispetto allo 0,93% del 2009. La diminuzione ha riguardato tutte le regioni del Nord, con la sola esclusione della Valle d’Aosta, passata dallo 0,25% allo 0,29%. La Liguria risulta essere la regione settentrionale nella quale si sono stati accertati più sinistri con intenti fraudolenti, visto che gli stessi hanno rappresentato l’1,47% del totale.

 

I dati ISVAP elaborati dall’ANIA permettono anche di rilevare gli importi risarciti riconducibili a frodi assicurative. Si registrano in tal caso andamenti diversi a seconda delle aree geografiche, passando dal 6,92% dell’Italia meridionale allo 0,80% delle regioni del settentrione.

Alla luce di quanto emerge dai dati riportati e dalle stime fornite dall’ANIA, sarà molto interessante attendere nuove elaborazioni statistiche in grado di evidenziare l’andamento dei sinistri fraudolenti nel 2012, in coincidenza con l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti contenuti nel cosiddetto Decreto Legge Liberalizzazioni, volti proprio alla diminuzione delle truffe ai danni delle compagnia assicurative. Ci riferiamo in particolare all’installazione di un scatola nera sul veicolo assicurato e alle nuove disposizioni riguardanti i danni biologici di lieve entità, con particolare riferimento al “colpo di frusta”.


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