Assicurazione auto: CID valido come prova contro l’assicurazione della parte avversa in caso di incidente
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 16376 depositata in data 13 Luglio 2010, ha stabilito che il modello di constatazione amichevole – noto anche come Cid o modulo blu – può essere usato dal danneggiato in qualità di prova contro la compagnia assicurativa del conducente che abbia provocato un incidente.
Questa decisione è stata presa a seguito del ricorso presentato a Santa Maria Capua Vetere (CE) da una coppia, contro la decisione dei giudici di merito che avevano negato ai richiedenti la possibilità di includere nella condanna di risarcimento, oltre all’automobilista che aveva provocato il sinistro, anche la compagnia assicurativa dello stesso.
La Terza sessione della Cassazione ha invitato così i giudici di merito a rivedere la loro precedente sentenza, sulla base del principio secondo il quale – come si legge nella sentenza – “…nel giudizio promosso dal danneggiato nei confronti dell’assicuratore della responsabilità civile da circolazione stradale, le dichiarazioni confessorie rese dal responsabile del danno, proprietario del veicolo assicurato, chiamato in causa quale litisconsorte necessario, non possono dar luogo a un differenziato giudizio di responsabilità, con riferimento al rapporto tra responsabile e danneggiato, da un lato, e a quello tra danneggiato ed assicuratore dall’altro. Esse, liberamente apprezzate dal giudice, devono essere oggetto di una valutazione unitaria nei confronti di tutti e ciascuno dei litisconsorti”.
L’automobilista che aveva causato l’incidente, firmando il Cid, si era di fatto assunto la piena responsabilità dell’accaduto. Per questo motivo i giudici di legittimità hanno ritenuto di dover rinviare a revisione la sentenza che escludeva il coinvolgimento diretto da parte della compagnia assicuratrice con conseguente estensione della condanna anche ad essa.