Assicurazioni Auto Troppo Care: Quali sono le Vere Cause?
La tendenza al rincaro delle assicurazioni auto è un problema ormai fin troppo noto ai guidatori italiani, che si trovano costretti a pagare premi sempre più alti ma faticano a capire le vere cause dell’aumento dei prezzi. Da una parte abbiamo le compagnie, che accusano gli automobilisti di comportamento scorretto alla guida, dall’altra gli assicurati stessi, che lamentano una crescita ingiustificata delle tariffe e una differenza sempre più alta tra le polizze del Nord Italia e quelle del Sud.
Di tutt’altro avviso l’Isvap, che punta il dito sulle frodi assicurative in continua crescita (ormai si aggirano sul 3% annuo) e individua nel comportamento disonesto di guidatori e compagnie la causa principale del caro prezzi.
Il fenomeno in questo caso è duplice: vi sono in primo luogo gli “evasori” che circolano intenzionalmente sulle strade italiane con un veicolo non assicurato, evitando di pagare il premio, ma ultimamente si sono accesi i riflettori anche sulla realtà delle compagnie fantasma, assicurazioni non autorizzate ad operare sul nostro territorio che vendono polizze a prezzi stracciati truffando i cittadini.
Due problemi certamente preoccupanti, ma che da soli non bastano a spiegare i rincari del settore auto: il 3% di comportamenti fraudolenti sopra indicato è infatti in linea con la media europea e non rappresenta di fatto una percentuale allarmante.
Qual è allora la vera causa dell’aumento delle tariffe RC auto?
Il vero problema sembra consistere nella scarsa concorrenza del mercato. Le agenzie assicurative infatti sono ancora in prevalenza monomandatarie e il numero delle compagnie in Italia stenta a crescere. Inoltre, pare che le assicurazioni che hanno gli stessi amministratori siano ancora molte, cosa che non favorisce lo sviluppo di un regime di libera concorrenza e incatena dunque il mercato assicurativo alle condizioni attuali, impedendo il possibile ribasso dei prezzi.
Come se non bastasse, in materia di federalismo regionale e provinciale vi è oggi la possibilità, per le province, di stabilire parte delle imposte sull’RC auto e moto, aumentando l’aliquota fino al 3,5%. Ad oggi già 55 province hanno ritoccato l’aliquota e tale decisione, sommata agli altri rincari, rischia di portare i prezzi delle assicurazioni a nuovi record negativi nel corso del 2012.