Calcolo del premio RC Auto

Le tariffe RC Auto, ovvero quelle pagate dagli automobilisti per garantire la copertura della Responsabilità Civile verso terzi, sono spesso argomento di discussione in Italia, visti i continui aumenti che sembrano caratterizzarle, soprattutto negli ultimi anni. Da una parte ci sono gli assicurati che lamentano premi RC Auto insostenibili, soprattutto in certe città italiane e per certe tipologie di automobilisti. Dall’altra le compagnie assicuratrici giustificano tali gli aumenti facendo riferimento alle spese di sistema da sostenere, all’elevato numero di frodi che devono fronteggiare e ad altri fattori che, a loro dire, giustificano premi RC Auto più elevati rispetto alla media degli altri Paesi dell’Unione Europea.


Spesso ci si chiede come le assicurazioni arrivino a stabilire il costo delle tariffe R.C. Auto, per cui può essere utile e interessante analizzare quali sono le componenti che determinano il premio assicurativo, relativo alla sola responsabilità civile. Si tenga infatti presente che, da questo premio, sono escluse le polizze opzionali o accessorie, ovvero quelle coperture assicurative non obbligatorie per legge, che servono a offrire maggiori tutele nei confronti del proprietario/guidatore del veicolo, dei trasportati o dell’auto stessa.

COME SI COMPONE IL PREMIO RC AUTO

A determinare l’importo che gli automobilisti dovranno corrispondere alle compagnie assicuratrici per la sola RC Auto contribuiscono:

  • componenti fisse
  • componenti variabili

Tra le componenti fisse dell’assicurazione auto si trovano:

  • il premio puro
  • il caricamento
  • gli oneri fiscali
  • gli oneri sanitari

Il premio puro rappresenta l’ammontare che ciascuna compagnia assicuratrice stabilisce essere la base per ogni suo assicurato, tenendo conto del totale del clienti.
Il caricamento è il costo sostenuto per l’apertura (e la chiusura) della pratica di acquisizione dell’assicurato, la sua gestione e quella di eventuali sinistri, nonché per il pagamento delle spettanze per eventuali sub agenti.
Il premio puro sommato al caricamento determina il premio assicurativo per la Responsabilità Civile Auto, al quale si aggiungono, e sul quale vengono calcolati, vari oneri fiscali.
Gli oneri fiscali includono l’aliquota base (12,50%) destinata alle Province, che hanno la facoltà di variarla con scarti del 3,5% massimo in aumento o in diminuzione.
Sempre tra questi oneri è da considerarsi l’importo che la compagnia assicuratrice deve versare allo Stato italiano, per conto dell’automobilista assicurato, quale contributo al Servizio Sanitario Nazionale, che ammonta al 10,50%. Questo contributo al SSN è un forfait versato per le spese che le strutture sanitarie (ospedali, pronto soccorso) sostengono per curare gli infortunati a seguito dei sinistri stradali ed è l’unico costo RC Auto che può essere detratto in sede di dichiarazione dei redditi. A tal fine sarà la compagnia assicuratrice stessa che dovrà fornire all’assicurato un documento che attesti l’ammontare del contributo al SSN. In caso contrario, è opportuno farne richiesta.
Agli oneri fiscali finora esaminati occorre aggiungere anche il contributo al “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada”, che coincide con il 2,5% del premio.

Le componenti variabili vengono calcolate secondo tariffe determinate tenendo conto dei rilevamenti statistici che ciascuna compagnia assicuratrice possiede, considerando la probabilità di causare incidenti in relazione al profilo dell’automobilista. Vengono perciò presi in considerazione parametri che riguardano sia il soggetto assicurato che il veicolo da assicurare.
Relativamente al soggetto, si tiene conto del livello di criminalità della zona di residenza e del tasso di incidentalità. Questo parametro determina molto spesso variazioni rilevanti delle tariffe RC Auto in base alla provincia di residenza e può portare determinate compagnie a non offrire contratti assicurativi in particolari zone d’Italia, proprio in considerazione del rischio – o meglio della “rischiosità” – ritenuto troppo elevato.
Vengono presi in considerazione anche l’età dell’automobilista e le sue abitudini di guida, ovvero il fatto che l’auto assicurata venga usata prevalentemente per lavoro, tempo libero o altro. Proprio in relazione a tali parametri un giovane neopatentato paga generalmente premi RC Auto maggiori rispetto a un guidatore esperto, mentre chi usa il mezzo per piacere si vede applicare tariffe inferiori.
Considerando invece il veicolo, occorre tener presente che più un’automobile è potente, maggiore sarà il costo dell’RC Auto, visto che l’associazione “maggior potenza” = “maggiore velocità” fa ritenere più elevato il rischio di incidenti. E’ considerata importante anche l’alimentazione del veicolo, perché si suppone che un mezzo alimentato a diesel percorra più chilometri rispetto a uno a benzina o altro tipo di carburante. La conseguenza è che assicurare un’auto diesel costerà di più.
Possono invece abbassare la tariffa RC Auto eventuali dispositivi di sicurezza installati sul veicolo, come ABS, airbag, ESP o sistemi di sicurezza proprietari delle diverse case automobilistiche. Anche l’installazione di una scatola nera contribuisce a ridurre il premio, dal momento che tali dispositivi rilevano con accuratezza una grande quantità di parametri, tali da consentire alla compagnia assicuratrice di ridurre, ad esempio, il rischio-truffa in caso di sinistri.


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