Rincaro tariffe RC AutoNel 2012 ci sarà un aumento medio dell’1,5% dell’imposta provinciale RC Auto rispetto al 2011.
E’ questo l’ennesimo allarme riguardante le tasse che vanno a colpire le tasche degli italiani nel 2012, denunciato a seguito del monitoraggio del Servizio Politiche Territoriali della UIL, l’Unione Italiana del Lavoro.

Non bastasse il problema del caro delle tariffe sull’assicurazione auto, affrontato in modo giudicato da più parti poco soddisfacente con i vari provvedimenti a riguardo contenuti nel cosiddetto Decreto Liberalizzazioni, a incidere in modo consistente sul premio della polizza RC Auto sarà anche l’imposta provinciale che, a partire dal 2011, anno di introduzione del Decreto sul Federalismo Fiscale (D.L. n. 68 del 6/5/2011), può essere applicata secondo un’aliquota che può essere superiore o inferiore del 3,5% di quella base, che è del 12,50%. Spetta alle varie Province la discrezionalità nell’applicazione.

Il Servizio Politiche Territoriali ha eseguito lo studio rilevando i dati di 90 Province italiane, riscontrando che nel 2012 ben 68 di esse applicano la maggiorazione dell’aliquota, contro le 36 del 2011. Ben 64 Province applicano la massima aliquota consentita (16%). L’aumento medio dal 2010 risulta quindi essere del 2,60%, dal momento che l’aliquota media si attesta al 15,1% nel 2012.
Unica provincia in controtendenza è Firenze, dove viene applicata un’aliquota in diminuzione dell’1%. A Milano viene confermata al 16% così come a Roma al 12,50%, mentre balza al 16% a Napoli e Palermo, solo per citare alcune delle Province più importanti.

Parlando in termini pratici, come spiegato da Guglielmo Loy, Segretario Confederale della UIL, in media l’aumento annuo per gli automobilisti assicurati raggiunge gli 11 euro, passando dai 102 euro dello scorso anno ai 113 di quello in corso. Se si rapporta il dato al 2010, l’aumento medio complessivo raggiunge i 19 euro.

Non bastassero questi aumenti dell’imposta provinciale, ci sarà un’ulteriore beffa, conseguenza degli ammortizzatori sociali previsti nella recente riforma del lavoro. E’ infatti prevista una franchigia di 40 euro per la detrazione dell’imposta dalla dichiarazione dei redditi.

L’extra gettito generato dall’imposta provinciale RC Auto si stima sia di 170 milioni di euro, mentre la sola imposta RC Auto rappresenta il 40,9% del totale delle entrate derivanti da tasse e tributi delle Province italiane.

Per verificare l’aliquota dell’imposta provinciale applicata nella provincia di residenza è possibile consultare l’apposito servizio reso disponibile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sul sito del Dipartimento delle Finanze: basta cercare “Imposta RC Auto” nella sezione “Fiscalità locale”.
Ricordiamo che il pagamento dell’imposta provinciale RC Auto è obbligatorio per tutti i veicoli a motore, con la sola esclusione dei ciclomotori.

Considerati i continui aumenti, anche “obbligatori”, delle polizze RC Auto è sempre più una buona idea affidarsi ad assicurazioni auto on-line e ai numerosi comparatori di tariffe, uno dei quali reperibile direttamente qui, per confrontare i prezzi dei premi assicurativi da corrispondere.


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