Caro tariffe Rc AutoIl caro delle tariffe dell’assicurazione RC Auto sta diventando un problema sempre più sentito in Italia, Paese nel quale i premi assicurativi per auto e moto risultano essere tra i più alti dell’Eurozona.

Per questo motivo l’ISVAP, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, ha incontrato lo scorso 20 Ottobre 2010 le principali Associazioni dei Consumatori.
L’intento dell’ISVAP è quello di dare continuità all’iniziativa promossa già da qualche tempo, volta a fare in modo che le compagnie assicurative del settore RC Auto riducano in modo consistente i premi richiesti agli assicurati, portandoli in linea con le tariffe europee.
L’obiettivo è quello di arrivare, entro fine anno, a produrre un documento di sintesi da presentare a Governo e Parlamento italiani che contenga proposte concrete e fondate sull’esperienza diretta di tutte le parti coinvolte al fine di ottenere un ribasso delle tariffe RC Auto.

In un comunicato diffuso attraverso il proprio sito Internet ufficiale l’Istituto di Vigilanza ha fatto sapere di aver ritenuto “proficuo” questo incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti di rilievo di Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Federconsumatori e Lega Consumatori.
Le varie Associazioni dei Consumatori invieranno all’ISVAP un memorandum contenente le loro considerazioni e suggerimenti sull’argomento. Inoltre le parti hanno fatto sapere di aver intenzione di organizzare un tavolo organico che consenta un confronto su temi di natura tecnica, stabiliti di volta in volta, al fine di tutelare maggiormente gli assicurati.

Il problema dall’aumento delle tariffe RC Auto è molto sentito in Italia proprio perché le compagnie assicuratrici che vi operano impongono premi non in linea rispetto alle medie europee.
In una recente intervista rilasciata su “La Repubblica” il presidente dell’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), Fabio Cerchiai, ha sottolineato come le “anomalie” dei premi assicurativi italiani sono da attribuirsi a un sistema altrettanto anomalo rispetto al resto dell’Europa.

Secondo il massimo esponente dell’Ania sarebbe possibile ottenere una riduzione del 20% dei premi RC Auto in cinque mosse:

1.    corretta valutazione delle microlesioni

2.    approvazione della tavella unica per la valutazione dei danni alla persona di maggior gravità

3.    creazione di un’agenzia antifrode

4.    correzione della nuova normativa bonus-malus

5.    riduzione della frequenza dei sinistri

E’ chiaro che ognuno – come si dice in questi casi – tira acqua al proprio mulino, ma è altrettanto chiaro che l’abbattimento delle tariffe RC Auto risulta difficile in presenza di un numero di frodi assicurative in Italia molto al di sopra della media europea.
Alla fine sono gli automobilisti onesti a pagare per tutti e in tal caso di anomalie non ce ne sono…


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