Aldo Minucci, Presidente dall'AniaSul fronte caro assicurazione auto c’è stata un’importante apertura per gli automobilisti da parte di Aldo Minucci, Presidente dell’Ania, il quale ha dichiarato che le compagnie assicuratrici italiane, durante quello che non ha esitato a definire: “…il più critico periodo dal dopoguerra..”, sono: “…pronte a ridurre i prezzi della Rc Auto, nell’ambito di un’azione congiunta che aggredisca alla radice quelle componenti strutturali che mantengono elevato il costo dei sinistri”. Tradotto più semplicemente: le assicurazioni sono disposte a ridurre i prezzi delle polizze Rc Auto purché vengano messi in atto meccanismi tali da ridurre le truffe ai loro danni e i costi da sostenere per sinistro.

Le parole di Minucci sono state pronunciate durante l’Assemblea annuale 2012 dell’Ania, l’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici che operano in Italia, tenutasi a Roma lo scorso 3 Luglio. Il Presidente, durante la relazione, ha toccato vari aspetti concernenti il settore assicurativo, partendo dalla difficile congiuntura economica che stanno attraversando alcuni Paesi dell’area Euro, analizzando le prospettive di crescita italiane e non, e riferendo in merito all’andamento della raccolta assicurativa in Italia durante il 2011.
Una parte significativa della relazione ha riguardato, ovviamente, l’assicurazione auto. Minucci ha riportato una serie di dati utili a fornire un quadro complessivo della situazione italiana. Secondo i dati Ania, dopo un quinquennio (dal 2005 al 2009) di riduzione del prezzo medio della copertura RC Auto, in cui si è registrato  un calo del -11,8%, nel 2010 l’aumento medio è stato del 4,7% e del 5,8% nel 2011.
A giustificare tali aumenti è stato un “deterioramento della gestione tecnica”, visto che nel 2005 le compagnie assicuratrici spendevano 97 euro per sinistro a fronte di 100 euro di premi incassati, mentre nel 2009 e nel 2010 la spesa è lievitata a 108 e 106 euro, rispettivamente.
Il prezzo medio della copertura RC Auto nel 2011 si è dunque attestato sugli stessi livelli del 2006.
Anche nel 2011 si è registrata una perdita tecnica di 500 milioni di euro totali, mentre notizie più positive sono giunte dal fronte delle polizze sottoscritte e da quello relativo al numero di sinistri, diminuiti quasi del 12,3%, anche a seguito della ridotta circolazione, ostacolata dal caro prezzi del carburante. La riduzione del numero di sinistri non è stata accompagnata da un calo del costo medio per incidente, che è aumentato di oltre il 10%. Sommando i due dati appena riferiti, si arriva a un costo complessivo dei sinistri diminuito del 3% circa nel corso del 2011.

In riferimento alla dinamica dei prezzi delle polizze RC Auto, Minucci ha invitato alla cautela, dal momento che soprattutto gli effetti di alcuni emendamenti contenuti nel “Decreto Liberalizzazioni” sono ritenuti deludenti, anche perché le proposte provenienti dal settore assicurativo sono state accolte solo parzialmente dal Governo Monti.

L’Ania, pur accogliendo positivamente la norma che prevede il risarcimento di una lesione lieve solo dopo accertamento clinico strumentale in grado di confermare oggettivamente il danno subito dall’assicurato coinvolto, ha sottolineato che, affinché la norma si traduca in effetti positivi, è necessario sia applicata concretamente. Secondo Minucci, la riduzione dei cosiddetti “colpi di frusta” risarciti potrebbe portare a una diminuzione tra il 3% e il 5% dei premi, per cui risulta inaccettabile la presa di posizione di alcune associazioni di medici che ritengono non fondamentali gli accertamenti strumentali. Interessante notare come, dal rapporto annuale dell’Ania, che è stato diffuso in contemporanea con lo svolgimento dell’Assemblea annuale, si ricava che il “peso” del costo dei danni alla persona causati dai sinistri RC Auto è di oltre 2/3 del totale dei risarcimenti nel 2011, per un importo complessivo prossimo agli 8,9 miliardi di euro.
Sempre nell’ambito delle novità introdotte con il “Decreto Liberalizzazioni”, l’Ania vede di buon occhio la “dematerializzazione” del contrassegno assicurativo e dell’attestato di rischio, poiché utile a contrastare il fenomeno della contraffazione e a ridurre il rischio di veicoli circolanti non assicurati.
Meno positivo il commento relativo allo sconto da applicare nel caso in cui un assicurato acconsenta all’installazione di una scatola nera, contestando in modo particolare l’attribuzione dei costi di installazione di questi apparecchi di rilevamento GPS a carico delle compagnia assicuratrici e l’obbligo di offrire polizze con scatola nera fra quelle proposte agli assicurati. Secondo l’Ania questi obblighi potrebbero portare a un aumento dei prezzi praticati, dando così vita a un paradosso.
Contestata anche la norma del “Decreto Liberalizzazioni” che prevede, in caso di assenza di sinistri, la riduzione automatica del premio RC Auto da indicare obbligatoriamente nel contratto. Su questo punto sono aperti molti dibattiti e interpretazioni, ma l’Ania ritiene che la riduzione automatica debba essere praticata tenendo conto del premio RC auto calcolato al momento del rinnovo contrattuale e non sul premio pagato l’anno prima, perché altrimenti verrebbe meno la mutualità tra imprese e assicurati. La conseguenza sarebbe che gli automobilisti che causano incidenti si troverebbero a sostenere aumenti tariffari sproporzionati, dovuti non solo alle loro responsabilità ma anche agli sconti praticati agli assicurati “virtuosi”.
Disaccordo anche sull’interpretazione della norma data dall’ISVAP, che porterebbe a variazioni tariffarie per chi non provoca incidenti solo ogni due anni.

Minucci ha ribadito che la soluzione per ridurre il prezzo dell’assicurazione RC Auto è quello di agire sul  costo dei risarcimenti, allineando le norme e le prassi valutative italiane a quelle di altri Paesi dell’Eurozona. In particolare l’Ania ritiene indispensabile:

  1. introdurre al più presto una tabella nazionale per la valutazione economica dei danni gravi alla persona
  2. istituire una pubblica agenzia antifrode, che abbia poteri investigativi e finanziata dall’intero settore assicurativo
  3. proporre con maggior decisione la riparazione diretta dei veicoli incidentati presso officine indicate dalle compagnie assicuratrici al posto della risarcimento in denaro

Il Presidente dell’Ania ha chiuso la parte della relazione relativa al settore assicurazione auto ribadendo la volontà di continuare a sollecitare le misure proposte per la riduzione del prezzo dell’RC Auto di concerto con il Forum ANIA-Consumatori e ricordando l’impegno della Fondazione Ania in tema di sicurezza stradale, volto a ridurre numero e gravità degli incidenti, attraverso una serie di iniziative che, in otto anni, hanno comportato investimenti per circa 70 milioni di euro e risultati apprezzabili in termini di riduzione del numero delle vittime della strada.


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