Assicurazione RC Auto: quanto ne sanno gli italiani?Automobilisti italiani poco informati e consapevoli delle possibilità di risparmio sulle polizze RC Auto, con un italiano su tre che non sa che la Responsabilità Civile Auto non assicura copertura contro i danni fisici del conducente e oltre la metà inconsapevole delle riduzioni di premio possibili grazie ai benefici della Legge Bersani.
Queste le evidenze emerse a seguito di un’indagine condotta da Altroconsumo, che si inserisce nel progetto “guidoSicuro”, realizzato in collaborazione con Codici, Acu, Casa del Consumatore e Confconsumatori con il patrocinio del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti.

I dati statistici rilevati da Altroconsumo sono stati presentati a Roma durante un incontro-confronto che ha coinvolto Isvap, Ania, Sna, Antitrust oltre alla Camera e al Senato. L’intento dell’associazione di consumatori Altroconsumo nel portare avanti il progetto “guidoSicuro” non è solo quello di informare in merito a vari aspetti relativi alle polizze RC Auto, ma anche di fornire strumenti per la ricerca dall’assicurazione auto più conveniente e aumentare il grado di consapevolezza in riferimento ai comportamenti alla guida.

L’indagine, condotta su un campione di circa 2.000 italiani, ha inteso indagare sulla conoscenza di quali siano le coperture garantite dalla polizza RC Auto.
E’ emerso che un italiano su tre non è a conoscenza del fatto che i danni fisici al conducente non rientrano nelle coperture incluse nella Responsabilità Civile, con il 16% degli intervistati convinto che la copertura (opzionale) generalmente chiamata “Furto e Incendio” sia inclusa nell’RC Auto stessa. In realtà,  per garantire al conducente adeguata tutela relativa ai danni fisici subiti a seguito di un sinistro, occorre includere una garanzia opzionale, e quindi a pagamento, comunemente nota come “Infortuni al conducente”.
Ricordiamo che la polizza “Responsabilità Civile”, obbligatoria per legge, garantisce copertura all’assicurato solo in caso di danni fisici o materiali involontariamente causati e derivanti dalla circolazione del veicolo, anche quando lo stesso è in sosta o privo di guidatore. Il risarcimento di questi danni avviene entro un limite, il “massimale”, che per legge non può essere inferiore a 5 milioni di euro per i danni cagionati alle persone e a 1 milione di euro per i danni cagionati a cose e animali. A partire dall’11 Giugno 2012 il massimale minimo che ogni compagnia assicuratrice deve garantire è quindi di 6 milioni di euro.

La conoscenza della formula bonus-malus, utilizzata per il calcolo del premio di polizza dalla maggior parte delle imprese assicuratrici, è buona, anche se l’indagine di Altroconsumo evidenzia come quasi 1 italiano su 5 (il 16% degli intervistati) non sa che un “malus” provoca un arretramento di due classi di merito,mentre il 7% ritiene che la penalizzazione viene applicata anche in caso di sinistro senza colpa.

Il funzionamento del meccanismo bonus-malus prevede sempre l’avanzamento verso l’alto (bonus) di una classe di merito se l’automobilista non provoca incidenti nel periodo di validità della polizza auto e un arretramento di classe di merito (malus) in caso di sinistri con colpa. Nella prima ipotesi si ottiene una riduzione del premio assicurativo, nella seconda un aumento. Ricordiamo che esistono anche garanzie opzionali definite “Bonus Protetto”, offerte da alcune compagnie assicuratrici, che consentono di mantenere la propria classe di merito anche causando un numero limitato di incidenti con colpa durante il periodo coperto dalla polizza auto stipulata. Compagnie di assicurazione auto on-line come Direct Line, Linear, Genertel e Conte.it consentono di sottoscrivere “Bonus Protetto”.

Preoccupante è invece la non conoscenza dei benefici, in termini di riduzione del costo del premio assicurativo, garantiti dalla Legge Bersani, che consente di estendere la classe di merito di un membro di un nucleo familiare ad altri membri della stessa famiglia (coloro che figurano nel certificato di “Stato di Famiglia”), in caso di acquisto di una seconda macchina da parte dell’assicurato. Tali benefici consentono un notevole risparmio sul costo dell’RC Auto, con il caso più evidente rappresentato da un padre di famiglia che compra una macchina al figlio neopatentato, che quindi non sarà costretto a partire dalla classe base (la 14) ma “erediterà” quella del genitore, con un premio decisamente più abbordabile.
Dall’indagine di Altroconsumo oltre la metà (57%) degli italiani non è a conoscenza della possibilità di usufruire dei vantaggi connessi alla Legge Bersani.

Sempre nell’ambito della scarsa consapevolezza di diritti e doveri connessi all’RC Auto, il 40% circa degli intervistati ritiene di dover inviare la disdetta della polizza con un preavviso minimo di un mese, quando in realtà per la maggior parte delle polizze, quelle cioè che prevedono la formula del “tacito rinnovo”, si ha tempo fino a 15 giorni prima della scadenza annuale per inviare la disdetta, con la sola eccezione legata al caso in cui si verifichi un aumento del premio superiore al tasso di inflazione programmato.

Questa interessante indagine condotta dall’associazione Altroconsumo fa capire che, per iniziare a risparmiare sulla polizza RC Auto ed evitare di incappare in spiacevoli sorprese qualora si fosse coinvolti in incidenti, sarebbe sufficiente che gli assicurati si informassero maggiormente sui loro diritti e doveri legati alla sottoscrizione di un contratto di assicurazione auto.
Un altro metodo efficace per risparmiare sull’RC Auto è rappresentato anche dai numerosi comparatori di polizze on-line, che permettono di confrontare contemporaneamente e con un solo click le tariffe di più imprese assicuratrici ottenendo, in alcuni casi, sconti dovuti a particolari convenzioni che chi fornisce il servizio di confronto ha sottoscritto con le compagnie di assicurazione stesse.

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