Discriminazione premi RC Auto: l'UE dice noStop alle discriminazioni sui premi delle polizze assicurative RC Auto in base al sesso. E’ questo quanto emerge dall’applicazione della direttiva 2004/113/CE che, in generale, vieta qualsiasi tipo di discriminazione fondata sul sesso della persona, relativamente all’accesso a beni e servizi compresi, ovviamente, anche i contratti assicurativi auto.

Secondo l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, Julianne Kokott, la distinzione in base al sesso nella stipula di una polizza di qualsiasi tipo costituisce una violazione del principio di parità di trattamento tra individui di sesso maschile e femminile. In tal senso l’avvocato Kokott si è espresso a seguito di una richiesta di intervento giunta dalla Corte Costituzionale del Belgio, a sua volta alle prese con una causa che ha coinvolto un’associazione di consumatori belga (Association-Belge des Consommateurs Test Achats) a sostegno del ricorso inoltrato da due soggetti privati.


Va ricordato che il diritto all’uguaglianza fra i sessi è ritenuto molto importante dall’Unione Europea, tanto che la parità tra uomini e donne è sancita dall’articolo 2 del trattato istitutivo dell’UE.

In ogni caso viene da chiedersi come sia possibile, esistendo già la direttiva 2004/113/CE, che in Italia molte compagnie assicurative continuino a discriminare fra i sessi. La risposta è semplice: nel Bel Paese (così come in altri Stati europei) c’è stato l’inserimento di alcune condizioni a seguito delle quali le imprese possono applicare differenze proporzionate in base al sesso, basandosi sul sostegno rappresentato da studi statistici e attuariali precisi, certificati e accurati.

Nel caso della assicurazioni auto le statistiche parlano chiaro: le donne, che al volante non sono un “pericolo costante” come vorrebbe uno stereotipo largamente diffuso, causano meno incidenti degli uomini. Dal momento che le compagnie assicuratrici basano la determinazione del premio da far pagare ai clienti su un gran numero di statistiche a loro disposizione, l’incidenza del sesso del conducente\sottoscrittore è uno dei fattori più rilevanti.
Nel compilare un preventivo on-line di qualsiasi compagnia assicurativa le informazioni riguardanti età, provincia di residenza e sesso incidono moltissimo sulla determinazione del premio assicurativo da corrispondere. Basti pensare al fatto che assicurare il proprio veicolo nel Sud Italia ha costi notevolmente più alti rispetto a farlo al Nord. Oppure a quanto i giovani neo-patentati siano costretti a pagare sottoscrivendo un contratto anche per la sola assicurazione Responsabilità Civile Auto. A questi fattori si aggiunge anche quello del sesso.

Alcune compagnie assicurative on-line dichiarano apertamente di prevedere premi diversi e più bassi per soggetti assicurati donne. Tra queste Direct Line e Genialloyd, mentre Dialogo rispetta quanto previsto dalla Direttiva 2004/113/CE, dichiarando di non discriminare in base al sesso del conducente.
Quello che è certo è che, dopo il pronunciamento dell’Avvocato Generale Kolkott e a seguito delle pressioni da parte di molte associazioni di consumatori italiane, molte compagnie assicurative saranno costrette a rivedere i propri criteri di determinazione del premio, applicando il principio di parità tra i sessi sancito dall’Unione Europea.


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